lunedì 4 agosto 2025

MAGAZINE: INSERTO

lunedì 4 agosto 2025
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Alessandro Antonioli l'anno scorso nell'intervista di rito aveva sottolineato le tre sconfitte in finale collezionate in questi ultimi anni, non aveva rifiutato il ruolo di favoriti, con la speranza che sarebbe stato l'anno buono, così é stato, e confermando che la scaramanzia ha un suo perché, si é presentato puntuale all'appuntamento estivo con il blog. Più che un'intervista é stato uno scambio di opinioni, una chiacchierata, interessante, ricca di spunti, l'orgoglio di un gruppo che ha saputo costruirsi con pazienza, superare drammi veri, ma anche uno sguardo più ampio, qualche apprezzamento, qualche critica, ma sempre con una visuale rivolta al futuro.

E' BELLO VINCERE, MA NON DEVE ESSERE UN'OSSESSIONE

Con il talento si vincono le partite, ma é con il lavoro di squadra che si vincono i campionati. La frase di Michael Jordan sembra calzarvi a pennello ...
Abbiamo inseguito a lungo questo scudetto, é arrivato dopo tre sconfitte in finale, ma non é mai stato un'ossessione, ovviamente la sconfitta non fa mai piacere, ma non ci ha fatto vacillare.

Un gruppo costruito con pazienza, un mattoncino alla volta ....
Ci alleniamo molto, con disciplina, il trasferimento al Circolo Buontemponi ci ha giovato,  soprattutto avere tre biliardi a disposizione aiuta, ci troviamo spesso, ci sentiamo sempre (la chat è molto attiva), le scelte vengono condivise, non vorrei cadere nella retorica, ma nel nostro caso è inevitabile richiamare l'importanza del gruppo, e per me, è un fattore di vanto.

I risultati lo confermano ...
Siamo arrivati primi nel girone e ci siamo confermati al Quadrifoglio, sul blog hai scritto che é stato un traguardo raggiunto grazie ad anni di programmazione, per questo ancora più importante. 

So bene cosa ho scritto, me lo ricordi ogni volta che ci vediamo, ma ho anche affermato che arrivare in cima non é facile, restarci é ancora più difficile ....
L'obiettivo è giocare sempre meglio, cercando di migliorare, pensiamo sia questa la strada giusta, che significa continuare ciò che stiamo facendo, migliorando i dettagli, aggiungo che contrariamente a quello che ho pensato per anni, l'arrivo di qualche volto nuovo è uno stimolo per andare in questa direzione.

A volte cambiare é un obbligo, soprattutto quando devi sostituire qualcuno che se ne va. Come l'avete presa?
Non si può negare che siamo dispiaciuti, Gibo ha scelto di fare una esperienza, obbiettivamente difficile da rifiutare: il campionato più bello, squadra di livello, se avrà voglia e tempo da dedicargli, sarà un percorso di crescita importante. Se vorrà tornare, per lui la porta sarà sempre aperta. Discorso diverso per per Stefano Vandini, che ha espresso la volontà di limitare il suo impegno per problemi personali, ha fatto le sue valutazioni e ha scelto di seguire altre strade. Ci siamo trovati con la rosa un po' corta e ci siamo ... arrangiati

Se ti riferisce al "maestro" direi che vi siete arrangiati bene. Scherzi a parte, come hai fatto a convincere Danielsan?
L'ingaggio di Nava, che ringrazio per avere accettato la proposta, alzerà ulteriormente l'asticella, uomo di grande esperienza, abituato a scalare grandi altezze, c'è sempre da imparare, e se anche tu lo chiami maestro, un motivo ci sarà. Il ritorno di Marcheselli sarà prezioso, non solo per il contributo di campo.

In politica lo definiscono rinnovamento nella continuità ...
La nostra politica é sempre la stessa, a tal proposito sottolineo il contributo fondamentale di Pippo Finessi e Angelo Novi, due ragazzi che sono entrati in punta di piedi, hanno lavorato sotto traccia e quando è stato il momento hanno fatto la loro parte, anzi di più.

Fai uno strappo alla regolare, fammi un nome ...
E' superfluo ripetere che il gruppo ... 
 
Ti fermo subito, l'importanza del gruppo non é in discussione, voglio un nome ...
Se dovessi dare un premio a qualcuno in particolare, sceglierei Roberto Talmelli, è cresciuto veramente molto in questi anni, giocatore affidabile che può ricoprire tutti i ruoli, diciamolo sottovoce però, altrimenti potrebbe arrivargli qualche proposta indecente e  vorrei evitare di perdere altri pezzi per strada. Ma visto che ci siamo, se lo dovessi fare tu il nome, chi sceglieresti?

Se fosse una fiction, adesso farei l'espressione da detective cattivo e ti ricorderei che le domande le faccio io, ma siccome siamo su un altro il set, ti rispondo volentieri, Roby Tal (lo pseudonimo che usa in Facebook) é sicuramente l'uomo squadra, lo scrivevo anche in tempi lontani, uno che mi ha sorpreso é Frati, non per le qualità, che non é mai stata in discussione, ma per l'approccio, ai tempi dello Star City mi sembrava in calo, nel Fusion (lo sai vero che il nome l'ho suggerito io a Leo al momento della vostra costituzione ...) ha ritrovato una determinazione quasi feroce, le ultime apparizioni al palazzetto sono da incorniciare, anche se poi ha rischiato di vanificare il tutto con le sue performance in costume. Comunque hai ragione, é difficile fare un nome, rischi di fare un torto agli agli altri, ma come sappiamo, il biliardo é solo un gioco.

Ripristiniamo i ruoli. Sarà banale, ma non posso evitare di chiederti chi temi di più?
L'analisi sulla prossima stagione è più o meno la stessa di sempre, le partenze eccellenti di alcuni top player creano un equilibrio ancora maggiore, ma non voglio fare il paraculo (spero si possa dire ...), vedo il Paolo favorito, Denis ha lavorato molto bene sul mercato, ha confermato i giocatori più importanti, aggiungendo usato sicuro, è una squadra completa, che se trova l'amalgama giusta sarà difficile contrastare. Poi, le solite: Dogato, London, ci metto anche il Cona, perché a me fa sempre paura. Difficile sbilanciarsi, ci sono  realtà sempre più competitive, Argenta, Parco Verde, altre di cui si sa poco, per questo meglio prenderle tutte con le molle.

Tocchiamo un punto delicato, l'Élite a squadre, le ferraresi sembrano essere tre, voi l'anno scorso siete usciti allo spareggio. L'obiettivo di quest'anno?
Si, per noi non é una novità, i ferraresi escono mal volentieri dai propri confini, ed é un errore, è stimolante affrontare squadre di altre realtà, magari di calibro superiore, l'ultima partecipazione è stata apprezzabile anche per il risultato, abbiamo passato il girone arrivando secondi, a un pelo dai pesaresi del Circolo Rossini, abbiamo vinto lo spareggio contro la Bocciofila Budrio, lo spareggio che ricordavi lo abbiamo perso contro il Circolo l'Olimpico, comunque ben figurando.

Sono d'accordo, sono queste le competizioni che fanno crescere, quest'anno però la formula ha destato molte perplessità. Cosa ne pensi?
La formula è sicuramente discutibile, incide pesantemente sul calendario, costringendo a pause forzate chi non partecipa, mentre invece chi gioca è sicuramente avvantaggiato. Non sarà una passeggiata, si gira, si spende, è facile perdere .... qualche volta però fa bene uscire dalla propria confort zone.

Suggerimenti?
Lo scorso anno per fare spazio al torneo si sono giocati molti turni infrasettimanali, la stagione regolare é terminata con molto anticipo, quest'anno probabilmente sarà l'esatto opposto. E' il classico cane che si morde la coda. Sono convinto che a dare fastidio sia stata l'imposizione dall'alto, sarebbe stato diverso se fosse stata una scelta condivisa. Aggiungo che cominciano a diventare piuttosto fastidiosi i troppi cavilli regolamentari, punteggi, categorie, tetti, si rischia di dover assumere un ragioniere per comporre una squadra, insomma la fatica spesso supera il gusto.

Quello delle regole sta diventando una questione molto sentita, e se é vero che non esiste una regola che soddisfa tutti, va detto pure che troppe complicazioni rischiano di escludere invece che includere ...
È giusto mantenere le cose che funzionano, ma é altrettanto giusto ascoltare le proposte, i suggerimenti, le lamentele che si sentono da più parti. Potrebbe aiutare la costituzione di un comitato che comprenda anche alcuni capitani delle varie province, per dare voce ai giocatori, spesso inascoltati, soprattutto ai tavoli dove dovrebbero avere peso.

Un sistema che vive quasi esclusivamente di volontariato, ha fragilità che si risolvono solamente se tutti i protagonisti collaborano, mi permetto di dire che non sempre i giocatori sembrano essersene consapevoli. Sei d'accordo?
I giocatori, cioè noi, siamo la componente determinante, dobbiamo essere disposti ad accettare anche qualche errore, soprattutto se viene commesso in buona fede. 

Discorso generale, o ti riferisci a Ferrara?
Il movimento a Ferrara, sembra essere un po' in decadenza, secondo me paga anche le incertezze del nostro comitato, che per vari motivi, a volte chiari, a volte meno, cambia troppo spesso gli interpreti, che vanno lodati sempre e comunque perché é un ruolo che comporta molti oneri e pochi onori. Però la stabilità di un gruppo dirigente è fondamentale, speriamo che quello attuale duri, anche quando dovrà affrontare difficoltà e contrasti che non mancheranno, Alex Mantovani, coordinare del gruppo, sembra voler favorire il dialogo, una strada che non tarderà a dare i suoi frutti.

Ferrara, é una realtà pigra, lo ricordavi parlando dell'attività fuori dai nostri confini, ma qualcosa si muove, un ragazzino di 15 anni vince l'argento al nazionale Under 21, Eros Rizzatti campione nazionale di 3° categoria, il ricambio fatica, ma la qualità non manca ... 
Mi conforta molto la ventata di aria fresca che si respira ad Argenta, ragazzi molto giovani, molto bravi, che portano entusiasmo a tutto il carrozzone, complimenti a loro e soprattutto ai veterani che li affiancano in questa avventura. Bravissimi anche i ragazzi giovani e non della costa. Chi macina chilometri merita rispetto, ed é confortante che nascano realtà nuove, Donzella, Pontemaodino, lo stesso Quadrifoglio. Se da una parte abbiamo campioni che emigrano dall'altra abbiamo qualche buona nuova, il panno verde sopravviverà anche a Ferrara e dintorni.

Siamo arrivati alla fine, direi che ...
Permettimi di ricordare ancora una volta gli amici che ci hanno lasciato in così poco tempo, la perdita di due colonne portanti come Botto e Paolo è stato un colpo durissimo per tutti, è una assenza che non sarà mai colmata, non passa giorno che non gli dedichiamo un brindisi, e tu sai bene che dalle nostre parti non ci facciamo mancare le occasioni ... faremo di tutto per tenere vivo il loro ricordo, a tal proposito stiamo studiando una maglia celebrativa da indossare la prossima stagione. 

Non aggiungo nulla, é un ricordo triste, ancora vivo in tutto il mondo del biliardo e non solo a Ferrara, anche se entrambi non avrebbero apprezzato di essere ricordati con mestizia, forse per questo capitan Fracassa ci lascia un ultimo pensiero ... 
Ti prometto, che vittorie o no, vi toccherà ammirare ancora a lungo, le nostre performance in costume, perché il ritiro estivo è un'abitudine consolidata, e considerando che nell'ambiente siamo tutti un po' scaramantici, non intendiamo rischiare.

Non é una bella notizia, ma abbiamo sopportato anche di peggio.

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