Chi segue questo spazio si sarà accorto che con il frate é complicato scegliere gli argomenti da trattare, raramente però delude, perché affronta con garbo temi di attualità che difficilmente vengono approfonditi. L'obiettivo del blog non è fare polemica, ce n'é già abbastanza, ma di mitigare il clima per poterne discutere serenamente, senza pregiudizi. In questi anni il biliardo é cresciuto, so che molti non la pensano così, anch'io qualche volta rimpiango l'umanità dei tempi passati, ma questo é un problema che va oltre il nostro (piccolo) mondo, a essere cambiata é la società, che si muove a velocità folle, spesso senza sapere bene perché. Il biliardo pur con tutti i suoi problemi, conserva un suo senso di comunità, entusiasmo, passione, si sente spesso parlare di crisi del biliardo, dimenticandosi di questi aspetti, mi interessa però chiarire perché sostengo che é cresciuto: più organizzazione, tasso tecnico più elevato, più professionalità, almeno a certi livelli. Certo i problemi non mancano, si fatica a conservare i numeri di un tempo, ma la situazione é meno drammatica di come la si dipinge. Il futuro? Questo dipende soprattutto da noi, sentiamo cosa ne pensa il nostro frate cosa ne pensa.
l'opinione di Fra' Pallino
.... gira e rigira, gli argomenti sono sempre gli stessi: l'Olimpico a Bologna, i pezzi pregiati del biliardo ferrarese che hanno fatto la stessa scelta, l'Élite a squadre che giocata in parallelo con i campionati provinciali ha mosso molte critiche, la polemica sul protocollo Uisp / Fisbb, le proteste per l'introduzione di regole, che molti considerano troppo rigide, tu che ne pensi, ti sarai fatto un'idea?
Ho letto qualcosa, confesso però di non aver approfondito quasi nessuno degli argomenti che hai citato, il biliardo é altro, traiettorie, strategie di gioco, per me l'essenza del biliardo é l'accosto, per questo seguo poco i biliardi senza buche, anche se risultano più dinamici.
Cominciamo dal quasi, che significa ...
Ovviamente la scelta dell'Olimpico non passa inosservata, soprattutto per chi come noi, posso usare il plurale visto che dell'argomento hai scritto molto, considera la tradizione una componente determinante per la crescita del movimento.
Allora?
Penso che per rimanere a certi livelli servano motivazioni, incentivi, non posso avere certezze, ma credo che siano queste le ragioni, non solo per l'Olimpico, ma anche per i tanti giocatori che negli anni hanno fatto la scelta della capitale.
Un frate romantico, per molti la spiegazione é più materiale, per essere chiari, girano più soldi e di conseguenza ...
Escluderei che questo possa riguardare il Capitano e la sua Ciurma a cinque cerchi, forse qualche giocatore tra i più noti, ma sono pochi, esagerando una decina, per gli altri, compresi i nostri, si parla di cifre che da sole non incentivano una scelta così impegnativa, hanno quasi tutti un lavoro, degli orari, devono affrontare trasferte non trascurabili. No, non bastano i rimborsi, la differenza la fa la voglia di misurarsi con i migliori, di mettersi alla prova.
Tornando all'Olimpico, non credi che possa nuocere alla sua storia, l'aver lasciato Modena?
Avranno fatto le loro valutazioni, da quel che risulta, hanno fatto di tutto e di più, per conservare il loro brand, a me sembra una chiara volontà di conservare ciò che hanno costruito.
Sono d'accordo, anche se ti confesso che qualche dubbio l'ho avuto, Olimpico e Castelfranco per molti di noi era sinonimi di ... biliardo. Ma passiamo alla prossima ...
Sull'Élite a squadre prima di parlare delle proteste, premetto che l'idea mi piace molto, non so quanto possa crescere numericamente, ma basta leggere le squadre iscritte ... anche se aggiungere altre competizioni a un calendario già così impegnativo, non é semplice.
Infatti sono subito partite le polemiche ...

Puoi essere più preciso?
Non credo di poter andare molto oltre, sono questioni complesse, non ho le conoscenze necessarie per suggerire soluzioni, ci sono gli organismi preposti per questo, se ti accontenti di una battuta, penso sia difficile far coesistere il tetto punti, le promozioni, il limite ai 1° categoria, da Scandicci a Parma, passando per Rimini e Bologna.
E' pur vero che i giocatori di diversa caratura ci sono sempre stati ...
Certo, a essere cambiato é il contesto, le novità introdotte, in gran parte giuste, ma non sempre semplici da gestire, ci sono anche difficoltà dovute al processo di crescita, vale per settori vitali della società, figuriamoci per un mondo che vive quasi esclusivamente di volontariato.
Qualche tempo fa, ho scritto che la massima serie dovrebbe vivere una sua realtà, non separata dal contesto, ma più libera. Condividi?
Si, niente é scontato, ma le regole per la massima serie potrebbero essere più flessibili, affidando la sua composizione solamente ai punteggi, senza promozioni, mentre per le altre categorie, oltre ai punteggi si potrebbe mantenere il sistema delle promozioni, ma ripeto é controproducente suggerire soluzioni superficiali, si finirebbe per creare ancora più confusione. Per una riorganizzazione così impegnativa, sempre che sia sentita dalla maggioranza, serve coinvolgere tutte le componenti interessate.
Sto per formulare un'altra domanda, ma ...
Chiudiamola qui, ho già detto fin troppo, posso aggiungere che il biliardo continua a dimostrarsi meno fragile di quanto molti pensano, compresa Ferrara, che nonostante le defezioni, ha tutti i presupposti per fare bene.
Non insisto, stavolta non ti puoi lamentare abbiamo discusso di massimi sistemi, mi dispiace perché volevo conoscere il tuo pensiero sui tanti giovani talenti che si sono imposti negli ultimi anni, anche a Ferrara. Quasi una contraddizione, se si considerano le difficoltà del ricambio.
Magari sarà l'argomento del prossimo appuntamento, ricordo una frase nell'ultimo Babà di Marco, mi sembra dicesse, "le squadre che vogliono vincere devono correre sulle gambe dei giovani", sono molto d'accordo, ma per farlo serve coraggio e una visione di futuro, che oggi è ancora insufficiente.
Si alza e se ne va, qualche passo e si gira "hai ragione quando scrivi che niente come il biliardo riesce a far convivere generazioni tanto diverse, ma voi vecchi siete preziosi solamente se favorite il processo di crescita". Mi limito ad alzare il braccio per salutarlo, ma faccio solo in tempo a vedere la porta che si chiude.
10 agosto 2025
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