UNA PRATICA ARCHIVIATA IN FRETTA

CON QUELLA FACCIA UN PO' COSI', QUELL'ESPRESSIONE UN PO' COSI' CHE ABBIAMO NOI QUANDO INCONTRIAMO GENOVA ....

Una foto della rappresentativa ferrarese impegnata sul suo terreno preferito.

Sugli spalti i ferraresi sono numerosi, l'orologio segna le nove e qualche minuto, qualcuno sbadiglia, qualcuno si sposta per trovare una posizione migliore, Claudio ha già fame. Castelvetro non é lontana, ma per essere qui bisogna essere appassionati (e anche un po' tifosi). I convenevoli sono lunghi, il mondo del biliardo é abbastanza chiuso, gli appuntamenti si ripetono e in particolare a questi livelli tutti conoscono tutti. Gli arbitri chiamano la prova, l'altoparlante annuncia i contendenti o almeno dovrebbe farlo perchè l'audio é pessimo e l'addetto é un moderno Paganini (Niccolò, il violinista ...) in tutta la giornata mai una replica. Poco male: tutti conoscono tutti e le poche informazioni che mancano si acquisiscono col passaparola.

Si gioca. Cala il silenzio. A sten zit infin mi e Maìn ...

M. CICCIONESI batte Marco CERCHIARI: il ferrarese non é mai sembrato in partita, al belìn al'à fugà a forza ad filott, sicuramente il miglior bocciatore visto a Castelvetro (chiedere conferma a Messori, campione italiano in carica, che ha perso sbagliando una sola giocata). Il punteggio finale di 70 a 49, sintetizza in modo abbastanza veritiero l'andamento dell'incontro. Rispondono D. NAVA (sempre in grande spolvero in queste occasioni) e M. GALIMBERTI, giocano un'ottima partita superando S. RONCI e A. COSTANTINI. Giocano semplice e senza fronzoli, un al va in pet a balin, clàltar al buta zò i'umitt. Una grande coppia. Purtroppo la prima tornata si conclude con la sconfitta di M. BOTTONI, nervoso e poco preciso, brutta copia del puntista che conosciamo e M. FIORINI che ha lottato fino alla fine, smentendo chi sosteneva che non era competitivo sui biliardi nuovi. Sicuramente una buona prestazione, anche se non é servita a evitare la sconfitta.
Si riparte e L. DOLZANI in pochi minuti ci riporta in parità, troppo evanescente R. DELLA GODENZA, per contrastarlo, il "bolognese" é sembrato in palla e ha mostrato qualche colpo importante e buona concentrazione. La luce però si spegne subito, S. STEFANI e R. FOGLI non riescono ad arginare un dirompente Manuel GAUDINA (in coppia con il padre Roberto) che realizza 44 punti in sei bocciate. Merito suo, ma qualche distrazione di troppo di troppo dei nostri che non sono sembrati nella forma migliore. Impreviste le difficoltà di M. CALLEGARI contro E. MANFREDI, un buon giocatore, ma sicuramente abbordabile, Maci gli regala tre quarti di partita, sbagliando anche le cose più semplici, reagisce nelle ultime fasi raggiungendo il genovese a sessantanove, che si trova in svantaggio di bilie e con l'ultima da giocare, qualche titubanza poi ... un calcio e l'avventura finisce. Recriminare sull'epilogo sarebbe come arrampicarsi sugli specchi. Sospesa la partita, peraltro difficilissima, di R. MENEGHINI e M. ANTONIONI che si trovavano in svantaggio di punti.
Per qualche giorno si sprecheranno discussioni e giudizi, rimbalzeranno nomi, esempi, prove, ricordi. Ci si dividerà tra innocentisti e colpevolisti. Si cercheranno responsabilità, qualche critica potrebbe anche starci, ma la realtà é ovvia e fin trooppo sempilce: Ferrara ha ottenuto risultati importanti (il più prestigioso il titolo di lega di due anni fa), ma é ancora lontana dai livelli di eccellenza che servono per primeggiare in competizioni come queste. Genova era sicuramente alla nostra portata, ma nelle condizioni di oggi siamo vulnerabili. Non credo che cambiando qualche "fattore" il risultato sarebbe stato diverso, anche se spesso la linea che divide un avittoria da una sconfitta é impercettibile. Il nostro problema é soprattutto il numero esiguo di giocatori di livello, in altra parte sottolineavo come Modena abbia scelto di non schierare giocatori del calibro di Corradini, Mirco Soli, Torricelli, Zanni, quattro colonne della squadra che, l'anno scorso, si cucì lo scudetto sul petto, senza risentirne più di tanto. Pesaro, Genova e soprattutto Rimini hanno messo in mostra grandi progressi, ma sono alla nostra portata. Diverse le considerazioni su Bologna, ma questa é una realtà troppo complessa per liquidarla in poche righe.
La stagione non é finita, ci sono ancora appunatamenti importanti, bisogna archiviare questa giornata e ripartire con la giusta determinazione.

Completavano la rosa dei disponibili: Ilves BARICORDI, Ivano ZERBINATI e Roberto ASNICAR chiamato in sostituzione di Paolo Bruschi che ha rinunciato.