Si avvicina l'inizio della stagione 2015/2016. Le novità sono tante, così come le aspettative, ne abbiamo parlato con Vanni Bertacchini, responsabile del Coordinamento Nazionale.
Il
biliardo è uno sport molto diffuso che si regge tutto o quasi sul volontariato.
Pensi che questo possa frenare una diffusione più ampia?
Il biliardo e uno sport amatoriale pertanto credo non sia possibile farlo
diventare uno sport semiprofessionistico o professionistico, per la diffusione
come coordinamento interprovinciale abbiamo in programma di utilizzare lo
streaming e stiamo programmando una iniziativa denominata BILIARDO GIOVANI
iniziativa che vedrà impegnate diverse società con le quali organizzeremo delle
giornate coinvolgendo i ragazzi per fargli conoscere la disciplina questo
chiaramente in tutte e tre le provincie, per questa iniziativa potremo contare
sul contributo della Uisp Regionale.
Pochi
mesi, tanti cambiamenti. Sei soddisfatto?
Soddisfatto e dir poco credo che in pochi, cinque o sei mesi mesi fa pensassero che fosse
possibile, il risultato è stato possibile grazie anche al sostegno della Uisp
Regionale con l’interessamento del Presidente Regionale Mauro Rozzi e di Enrico
Balestra della direzione regionale e presidente Uisp di Ferrara.
Modena
oggi è probabilmente la realtà che esprime più organizzazione e qualità. Il
segreto?
Non ci sono segreti, occorre avere un dialogo con le società e i giocatori, trasparenza,
regole condivise che tutti devono rispettare senza deroghe e soprattutto
suddividere le responsabilità tra tutti i componenti dei vari direttivi, credo
che con il cambiamento degli ultimi mesi si sia raggiunto un ottimo livello
organizzativo, che si deve considerare una base di partenza per fare sempre
meglio.
Bologna
resta in ogni caso la capitale del biliardo tradizionale. Che impatto hai
avuto?
Impatto assolutamente soddisfacente, sinceramente credevo fosse più complicato
soprattutto perché c’era da creare un nuovo direttivo, ad oggi a distanza di
tre mesi ci sono le premesse per fare un buon lavoro, si è formato un gruppo
con persone che oltre ad avere una grande passione hanno anche un buon
potenziale, inoltre si sta creando un rapporto diretto con i tesserati che non
potrà che portare risultati positivi.
Cosa
ti ha colpito di più?
Che a Bologna oltre ai numeri e alla trazione c’è una passione e un seguito di
appassionati che non si riscontra da nessuna altra parte.
Veniamo
a Ferrara. Qui le novità sono importanti. Un nuovo gruppo dirigente, un grande
entusiasmo, qualche resistenza al cambiamento. Lo credevi possibile?
Contrariamente ai tanti che pensavano non fosse possibile io ero convinto del
contrario, certo il risultato si deve anche al fatto che c’erano persone
disponibili animate da grande entusiasmo che si stanno rivelando assolutamente
all’altezza della situazione, per quanto riguarda le resistenze è scontato che
qualcuno sia contrario ai cambiamenti per svariate ragioni, mi sembra che comunque
sia una piccola minoranza. Il risultato di Ferrara dimostra che non è questione
di mentalità dei giocatori ma dipende dalla capacità dei dirigenti.
Pensi
ci possa essere uno sviluppo ulteriore?
Penso proprio di sì, appena avviata la nuova stagione inizieremo una
discussione tra tutte le componenti dirigenti, giocatori e responsabili delle
società in merito al regolamento di gioco e ad eventuali iniziative da mettere
in atto. Nell’immediato la novità più interessante è L’ALMANACCO del biliardo
che conterrà le foto di tutte le squadre con i nomi dei giocatori con una
sezione chiamata AMARCORD con foto e informazioni di stagioni passate, poi ci
stiamo organizzando per un canale streaming ed infine i siti delle tre
province, quello di Modena è già attivo, quello di Bologna lo sarà dal 5/6
settembre, ci vorrà qualche tempo in più per quello di Ferrara
Non
ti ho mai sentito fare valutazioni sui singoli. Chi sono secondo te i giocatori
più forti in circolazione, diciamo i primi cinque?
Preferisco non esprimermi per non creare polemiche, però posso dirti che ci
sono ragazzi molto giovani veramente bravi e che aumenta il numero delle
ragazze oltre che il loro livello di gioco, questi sono segnali incoraggianti.
Per
finire giochiamo un po’ … se avessi la bacchetta magica cosa chiederesti per la
prossima stagione?
Per prima cosa che io e tutti coloro che si occupano dell’organizzazione del
bigliardo commettano il minor numero di errori possibile, poi un maggior
coinvolgimento dei giocatori e un dialogo sempre più aperto giocatori dirigenti per migliorare il movimento, infine che si possa ampliare
il gruppo dirigente, le porte sono aperte a tutti coloro che hanno un minimo di
tempo ma soprattutto passione e interesse per il biliardo.
Anche con la bacchetta magica Vanni resta con i piedi ben piantati per terra, probabilmente ha ragione, il biliardo non ha bisogno di magie ma di entusiasmo, lavoro, impegno, componenti indispensabili per lo sviluppo di questo sport.
Complimenti per la nomina. Al di la del politichese corretto, dopo il Covid, che non è ancora passato, credo che l'attenzione all'organizzazione debba essere mirata a specifici obiettivi e non ripercorrere sentieri del passato che non hanno dato frutti. Ancora complimenti, in bocca al lupo. Cordiali saluti Mario Garretto
RispondiEliminaUn commento sei anni dopo è sicuramente originale.
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